Sindacarie a 5 stelle: in corsa Rizzi, Barone e Mariella
L’avvocato e professore Marcello Mariella, 57 anni; l’ambientalista Vincenzo Rizzi, 45 anni; la farmacista Rosa Barone, 37 anni. Sono loro i concorrenti che si contendono il titolo di candidato sindaco nelle prime sindacarie 5 stelle in corso a Foggia, alla biblioteca provinciale. Dopo il flop delle comunarie, che scontarono una scarsissima partecipazione civica, con tanto di sconforto per gli attivisti storici, alcuni dei quali addirittura abbandonarono il movimento “per lasciare il timone – giustificarono- alle nuove leve”, i grillini ci riprovano a chiamare a raccolta la città.
La risposta è discreta. L’auditorium della biblioteca provinciale non è certamente gremito ma neanche spoglio come accadde per le comunarie. Si intravede qualche volto più o meno noto, i candidati uno alla volta passano sulla graticola delle domande del pubblico per illustrare proposte e programmi.Macchina amministrativa, centro storico, qualità della vita, rilancio della città.
A differenza delle comunarie, quando i candidati alla carica di consigliere si presentarono con proposte e risposte più o meno strambe, contribuendo al fallimento di quel primo esperimento, questa volta i candidati sindaci paiono avere le idee più chiare. Colui che convincerà di più sarà colui che guiderà la lista dei 4 meet up che sono riusciti a convergere ed a fare sintesi.
Certo, i numeri sono troppo risicati per poterla definire una “investitura di popolo”, una legittimazione popolare, quella che è insita nella natura stessa del movimento e che Grillo brandisce, ad ogni piè sospinto, contro i partiti politici. Ma tant’è. Se la città non risponde, c’è da accontentarsi.
“Ed è comunque una candidatura nata dal basso” ci tengono a chiarire. Implicito il riferimento critico a quei meet up che invece liste e candidati se li son preconfezionati, spedendoli a Roma a tempo debito: c’è la lista che vede candidato sindaco Antonio Dembech e quella, mai ufficializzata alla stampa, di Nunzio Lops.
Tre liste, tre candidati sindaci. La sintesi tanto auspicata non si è riusciti a farla quadrare. Ora tocca a Grillo scegliere. Se conferire la certificazione ad una delle tre oppure punire le divisioni impedendo a tutti di partecipare alla competizione elettorale.
Giovanna Greco