Ospedali aperti di sera: si parte da Foggia. Dalessandro: “Solo ieri 100 prestazioni in più”

  • 14 Gen 14
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Ospedali aperti di sera: si parte da Foggia. Dalessandro: “Solo ieri 100 prestazioni in più”

I primi ad accendere le grandi macchine di diagnostica sono gli ospedali di San Severo, Cerignola e Manfredonia. Parte dall’Asl di Foggia il nuovo corso della Regione Puglia per abbattere le enormi liste d’attesa che affliggono la sanità pugliese. L’assessore al ramo, Elena Gentile, lo aveva preannunciato prima della fine del 2013: da gennaio ospedali aperti anche di notte. Ed è così che l’Asl di Foggia si ritrova ad essere la più rapida a presentare il piano di abbattimento richiesto ed a iniziare. Il “go” è stato lanciato ieri dalla stessa Gentile.

26 in tutto le prestazioni di diagnostica che potranno svolgersi anche nelle ore serali. Precedenza alle prenotazioni che superano abbondantemente i 60 giorni di attesa. A dicembre l’Asl ha contattato tutti i pazienti in attesa di visita, ripulendo le liste di almeno un 35%. Le criticità più evidenti sono la diagnostica per immagini, la senologia e la cardiologia: si parte da qui. I direttori dei nosocomi hanno raccolto la disponibilità di medici ed infermieri a espletare ore di lavoro straordinarie.

All’ospedale “Tatarella” di Cerignola, ad esempio, il direttore di presidio Rocco Dalessandro fa sapere che hanno aderito alla sperimentazione tutte le unità professionali.  Due le fasce orarie messe a disposizione per le prestazioni aggiuntive: dalle 16 alle 20 e dalle 20 alle 24, festivi compresi. Solo ieri si sarebbero sfiorata quota 100: 100 prestazioni in più per quanto riguarda gli esami di radiologia (tac e risonanze) e di cardiologia. La senologia, per un problema tecnico, partirà il 1° febbraio. Dalessandro non nasconde il sacrificio (retribuito, 100 euro lordi/ora, per carità, “ma pur sempre un sacrificio”) a cui sono chiamati medici ed infermieri e coglie l’occasione per rimarcare come manchi almeno un 30% di personale in corsia (replicando così anche a chi sostiene che il “Tatarella”, “complice la vicinanza di Elena Gentile” l’affondo più notorio, sia un “eldorado”).

Più in ritardo il policlinico di Foggia (che oggi deve fare i conti con la pesante relazione della Corte dei Conti su debiti e tempi di pagamento) ed il resto delle asl ma entro fine mese – rimarca l’assessore- la sperimentazione sarà operativa in tutta la Regione.

A maggio la prima verifica. 11 i milioni messi a disposizione per i primi 6 mesi, recuperati dal fondo per le prestazioni aggiuntive, 2,7 per Foggia. Sicuramente di molto inferiori alle cifre di mobilità passiva che portano i pazienti pugliesi  fuori regione anche per esami di bassa complessità (al 2012 oltre 63mila le prestazioni oltre regione pagate dall’Asl d Foggia).

Numeri tuttavia che non intaccano il buon profitto del direttore generale Attilio Manfrini che per la scrupolosità con cui si è attenuta alle linee guida regionali, soprattutto sul piano di rientro, resta saldamente al suo posto come deciso da Vendola e Gentile che proprio ieri hanno fatto una valutazione del profitto dei dg delle Asl. Manfrini tra i pochi ad esser promosso.

Giovanna Greco