L’Università di Foggia premia sei studenti nel ricordo del prof. Emanuele Altomare.

  • 21 Gen 14
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L’Università di Foggia premia sei studenti nel ricordo del prof. Emanuele Altomare.

Si è svolta questo pomeriggio, presso l’Aula Magna della Clinica Odontoiatrica dell’Università degli Studi di Foggia,  la Cerimonia di consegna del Premio di Studio dedicato al prof. Emanuele Altomare, ordinario di Medicina interna e Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dal 2005 al 2011, scomparso improvvisamente il 14 giugno 2012.

Il riconoscimento, costituito da sei borse di studio del valore complessivo di 2.400 euro e deliberato dal Dipartimento di Medicina e Clinica Sperimentale, diretto dal prof. Lorenzo Lo Muzio,  è stato attribuito a sei studenti, tenendo conto del numero di Crediti Formativi Universitari e media aritmetica dei voti conseguiti negli esami sostenuti sino al 31 marzo 2013.

L’idea di istituire un Premio di Studio, nasce dalla volontà di un gruppo di ricercatori, i proff.: G. Mori, A. Petito, C. Piccoli, C. Porro, R. Scrima e T. Trotta che, rinunciando all’ incentivo per l’attività didattica concesso dal Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, lo hanno destinato agli studenti più meritevoli con la volontà di premiare l’impegno nello studio. – Ha dichiarato, in apertura di Cerimoniala prof.ssa Chiara Porro in rappresentanza del gruppo di ricercatori promotori dell’iniziativa - Il gruppo ha voluto ricordare il Prof. Emanuele Altomare, Ordinario di Medicina Interna e Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dal 2005 al 2011, persona di alto profilo intellettuale e morale, intitolando a suo nome ilPremio destinato alla componente più importante dell’ Università: gli studenti.”

A seguire l’intervento del Magnifico Rettore dell’Università di Foggia,  Prof. Maurizio Ricci che ha espresso nel suo intervento i più vivi apprezzamenti per questa iniziativa: “Presenziare alla premiazione di sei studenti che, per il loro cammino e la loro formazione, si sono particolarmente distinti all’interno dell’Ateneo, è una cosa che mi rende molto felice. Stiamo lavorando, compatibilmente con le risorse a nostra disposizione, all’incremento di occasioni del genere: premi, riconoscimenti, attestazioni sono estremamente importanti per il percorso di uno studente, se non altro restituiscono concretamente una gratificazione agli sforzi che stanno compiendo. E sono altresì felice che questi sei ragazzi vengano premiati nel nome e quindi nel ricordo di Emanuele Altomare, un uomo e un professionista che ha contribuito molto alla crescita e allo sviluppo della nostra Università. Ed è per questo che il Senato accademico ha deliberato l’intitolazione della nuova sede del polo Bio-Medico del Dipartimento di medicina e chirurgia in via Napoli proprio alla memoria del prof. Altomare, con la denominazione “Centro di ricerca biomedica Emanuele Altomare”. Ci è parso un modo per restituire un po’ dell’affetto e della grande umanità che ci ha saputo donare. Questi ragazzi che vengono premiati nel suo nome, sappiano dunque che, sotto questo aspetto, si assumono una grande responsabilità morale”.

E parole di soddisfazione e orgoglio sono state pronunciate anche dal prof. Lorenzo Lo Muzio - Direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, che così ha commentato: “Sono orgoglioso che i docenti del Dipartimento da me diretto abbiano pensato di istituire questo Premio alla memoria dell’amico Lele, un premio per ricordare a tutti non solo ciò che il prof. Altomare ha rappresentato come uomo di Scienza, ma soprattutto ciò che è stato come “UOMO” in grado, con la sua semplicità ed umiltà, di diventare un punto di riferimento per tutti i componenti della area medica e dell’intero Ateneo.”

Il Premio di Studio “E. Altomare”, costituito da un assegno del valore di 400 euro è stato consegnato direttamente dal Rettore ai sei studenti: Francesca Ippolito, Rita Valentina La Riccia, Domenico Pappano, Azzurra Pici, Maria Pia Ruberto e Pierluigi Santo.

 

All’evento sono intervenuti altresì il prof. Gianluigi Vendemiale Direttore dell’Unità Operativa Complessa Medicina Interna Universitaria, che ha ricordato l’impegno del prof. Altomare nel processo di istituzione e crescita dell’Università degli studi di Foggia oltre che il suo alto profilo scientifico e culturale e la prof.ssa Annamaria Petito - Ricercatrice del settore Psicologia Clinica dell’Ateneo
che ha ricordato l’importanza del ruolo svolto dai ricercatori nell’ambito accademico legato non solo alle attività di ricerca scientifica ma anche a quelle didattiche e formative.

La cerimonia, che ha visto la presenza del Prorettore, prof.ssa Milena Sinigaglia, dei promotori dell’iniziativa oltre che di docenti, personale tecnico amministrativo e studenti dell’Ateneo, si è conclusa con le parole di ringraziamento della studentessaRita Valentina La Riccia - in rappresentanza del gruppo di studenti premiati.

 

Il ricordo del prof. Emanuele Altomare:

Il docente era nato a Bari il 12/01/1948 e dal 2000 aveva iniziato a lavorare presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo foggiano dove ha ricoperto il ruolo di Preside dal 2005 al 2011. Coordinatore del Corso di Dottorato in Scienze Mediche, Cliniche e Sperimentali presso l’Università di Foggia, Dirigente Medico Responsabile di Struttura Complessa di Medicina Interna II degli Ospedali Riuniti di Foggia e Direttore del Dipartimento di Medicina Generale degli Ospedali Riuniti di Foggia, intensa la sua collaborazione con i colleghi della Facoltà e, in particolare, del Dipartimento di Scienze Mediche e del lavoro. la sua produzione scientifica è di alto profilo nel campo delle patologie epatiche. Referee di numerose riviste scientifiche internazionali e nazionali, è autore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche. Ha partecipato ad oltre 100 convegni internazionali e nazionali nonché ad oltre 50 convegni scientifici internazionali e nazionali come “invited speaker”. Responsabile di numerosi progetti di ricerca sulle epatopatie finanziati dal MIUR, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, da Fondi per il sostegno ai Giovani Ricercatori ed alla Mobilità Studenti.red./ros.