Elezioni 2014, Rauseo capitola: “Meglio le primarie”. Tramonta Di Gioia, Sel a rischio scissione

  • 20 Gen 14
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Elezioni 2014, Rauseo capitola: “Meglio le primarie”. Tramonta Di Gioia, Sel a rischio scissione

Amministrative 20134. Il PD di Foggia rompe il silenzio. Dopo la autocandidatura di Lorenzo Frattarolo e l’apertura ieri di Vendola sulle colonne di Repubblica alle primarie, il segretario cittadino Mariano Rauseo fa dietrofront.  Quelle che s fino a qualche giorno fa erano fughe in avanti che “complicavano” la situazione in casa Pd e centrosinistra, diventano elementi di cui prendere atto ed ai quali accodarsi.

 “Per la scelta del prossimo candidato sindaco  meglio le primarie” annuncia Rauseo al termine della direzione cittadina,  evidentemente messo alle strette dall’indicazione data alla consultazione amministrativa tanto dal suo stesso leader, Ivan Scalfarotto, e da uno dei maggiori partner della coalizione (la Sel di Vendola), che dal veto messo in direzione sul nome di Mongelli dai civatiani di Elena Gentile (questi ultimi forti di una loro proposta; in pole il nome di Rita Saraò).

Preso atto dunque dell’impossibilità di conferire al sindaco uscente un “ricandidatura di diritto” (Rauseo è dato, assieme a Pontone, quale maggiore sostenitore in queste settimane di Mongelli), Rauseo capitola. Salva la forma, preannunciando dalla prossima settimana consultazioni ufficiali con le forze socio-economiche della città, per la redazione di un programma da sottoporre ai “naturali partner della coalizione”, ma resta la sostanza.

D’altro canto,con l’apertura assolutamente non scontata di Vendola alle primarie col sindaco uscente che sancirebbero automaticamente il tramonto della proposta Di Gioia (l’assessore regionale al bilancio che, secondo indiscrezioni, già veleggerebbe verso incarichi di sottosegretariato in caso di Letta-bis), l’idea di trovare un nome unitario che metta insieme la coalizione di centrosinistra sembra ormai morta e sepolta.

Si racconta che a far cambiare idea al governatore pugliese sarebbe stato parte dell’ex gruppo dirigente sellino incontrato a Bari proprio per discutere del tema. E non senza contraccolpi. Perché la chiusura secca a Di Gioia ed il pressing su Mongelli (le cui quotazioni sono ultimamente in rialzo)  di Arcangelo Sannicandro, Fedele Cannerozzi e Domenico Rizzi, ha incontrato la netta contrarietà (snobbata, pare, da Vendola) del gruppo consiliare di Sel al Comune di Foggia, convinto invece che senza un allargamento della coalizione di sinistra al centro (Scelta Civica faceva all’uopo), non si va da nessuna parte. Sul piede di guerra Leonardo De Santis, in odore di rottura: “Così come si stanno muovendo le formazioni politiche del csx foggiano , mi pongo la domanda ? Chi sará il secondo pilastro? E si può decidere senza rendere partecipe il terzo settore ?” scrive il consigliere su Facebook, che affonda deluso: “Il tentativo di creare una idea di sinistra non partitocratica sembra vacillare fortemente”.

La prossima settimana potrebbe lasciare la delega alla legalità conferitagli solo qualche settimana dal sindaco e annunciare, assieme ad altri vendoliani, la presa di distanza di Sel (per “frantumazione del sogno”) e la discesa in campo sotto altri vessilli, concorrenti alla proposta del centrosinistra.

Giovanna Greco