Elezioni 2014: Frattarolo chi? Quello che manda in tilt il Pd
Frattarolo chi? Quello che ha fatto balzare sulla sedia il Pd, ancora alla ricerca affannosa del “candidato unitario”.
Il giovane commercialista foggiano lo aveva postato provocatoriamente su Facebook qualche settimana fa: “mi candido alle primarie per il sindaco di Foggia” la stringatissima nota che agli addetti ai lavori non è passata inosservata.
Da quel post al comitato di C.so Cairoli, adeguatamente allestito per l’occasione oggi, il passo è stato breve. Benedetto dal leader dei renziani in Capitanata, Ivan Scalfarotto, e sostenuto dal delegato nazionale Fabrizio Ferrante, Frattarolo gioca d’anticipo e costringe il Pd tutto a correre ai ripari.
“Non è né un atto ostile né di sfida al partito, non dobbiamo avere paura di misurarci con la città” risponde in conferenza ai cronisti che gli chiedono se le primarie si faranno, posto che il partito non ha ancora deciso né il metodo di individuazione del prossimo candidato sindaco né il perimetro della coalizione. “Certo che si faranno – replica sicuro il giovane commercialista- Nel dicembre scorso il Pd ha inaugurato una nuova stagione, ha eletto addirittura il suo segretario nazionale con primarie aperte, non credo che a Foggia si voglia tornare indietro”.
Se non è un atto di sfida, insomma, poco ci manca. Le consultazioni ufficiali il segretario provinciale, Raffaele Piemontese, le ha avviate solo una settimana fa. E che l’intendimento sia quello di evitarle, le primarie, individuando un candidato “autorevole che metta insieme la coalizione” non è un mistero. Notorio il corteggiamento avviato da più parti nei confronti dell’assessore regionale al Bilancio Leonardo Di Gioia, che per parte sua non ha ancora sciolto la riserva.
“Cosa significa candidato autorevole? E soprattutto, se mette insieme la coalizione, mette automaticamente insieme anche la città?” chiosa Frattarolo replicando provocatoriamente a chi gli chiede se di fronte ad un’ipotesi del genere sia disposto a fare un passo indietro. “Assolutamente, le primarie si faranno” risponde sicuro ed invita il segretario cittadino Mariano Rauseo ad indirle quanto prima: “Come è stato bravo ad organizzarle quando si è trattato della sua elezione alla segretaria, lo faccia anche oggi” affonda il giovane commercialista.
A dargli manforte il deputato Scalfarotto, che affonda ancor di più il colpo: “Io non vedo le figure autorevoli che voi cronisti andate ipotizzando. Se ci sono, mi chiedo dove si nascondano visto che i tempi sono maturi per uscire allo scoperto”. E sul “diritto di prelazione”del sindaco uscente, Gianni Mongelli, i toni non cambiano: “Misuriamoci con le primarie, chiediamo alla gente. Purtroppo Foggia è peggiorata molto negli ultimi 30 anni. Negli ultimi dieci siamo stati al governo noi. Non possiamo dire che tutto va bene. Non per altro, le nostre quote oscillano intorno all’8-10 per cento. Usciamo dal palazzo e proviamo a ristabilire un contatto con la gente” dichiara ancora Scalfarotto, che lancia una stoccata ai segretari, cittadino e provinciale: “Il Pd ha il dovere di esprimere una sua proposta, non farlo sarebbe grave. Non possiamo aspettare sempre l’uomo della salvezza” .
L’intenzione di rompere il fronte e far sentire tutto il peso dei “renziani ortodossi” nella prossima competizione elettorale non poteva essere più chiara. Di materiale per mandare il partito in tilt, insomma, e bruciare le intese che faticosamente si sta cercando di raggiungere nelle “segrete stanze” ce n’è eccome.
Il primo a replicare è il segretario Rauseo che ieri, nel corso della elezione della nuova direzione del Pd, al Museo Civico, ne ha approfittato per lanciare l’altolà: “Le fughe in avanti e le autocandidature a sindaco che vanno impropriamente emergendo non risolvono i problemi, ma li complicano” affonda Rauseo che annuncia a giorni la nomina della segreteria cittadina. E mette in guardia:“Subito dopo, dichiara, il PD sarà impegnato a tempo pieno nella elaborazione della proposta programmatica e nella costruzione della coalizione nel cui ambito verranno concordati i criteri e la procedura per la individuazione della candidatura comune a sindaco”. Come dire: se saranno primarie, lo decideremo insieme.Lo scontro, in casa Pd, è servito. Gli altri partiti, per il momento, stanno a guardare.
Giovanna Greco