Elezioni 2014, Emiliano benedice Mongelli: “Antidoto alla criminalità organizzata”
“E’ giusto che per scegliere il prossimo candidato sindaco si facciano le primarie di coalizione. E personalmente, voterei per Gianni Mongelli”. A benedire la consultazione popolare tra i partiti di centrosinistra in vista del voto di maggio a Foggia, promuovendo a pieni voti sindaco uscente, è il presidente regionale del Pd Michele Emiliano.
Per il sindaco di Bari (ormai acclarato, prossimo segretario del Partito Democratico pugliese) Mongelli trovò nel 2009 una città governata male dal suo stesso partito, al quale – chiarisce- non ha “alcuna intenzione di fare sconti rispetto alle responsabilità di aver mal amministrato non solo il Comune di Foggia” ma, soprattutto, la fallita azienda di igiene urbana, Amica, “la stessa che oggi taluni vorrebbero riportare ad essere un nuovo carrozzone”.
Emiliano mette in guardia: “Sui rifiuti –ricorda- come sindaco di Bari ho soccorso Foggia. E continuerò a vigilare perché – affonda- sia chiaro a tutti che non siamo più nell’epoca del clientelismo e dell’eccesso di confidenza con la criminalità organizzata”.
Parole dure che arrivano in occasione dell’apertura ieri nel capoluogo della campagna elettorale di Realtà Italia, neoformazione politica che gravita in orbita centrosinistra guidata in Puglia da Massimo Olivieri e che ha trovato sin dalla sua nascita in Alessandra Saponaro un referente politico attivo e fattivo in provincia di Foggia.
Accanto ad Emiliano Gianni Mongelli; ad ascoltarlo chi da tempo scalpita per le primarie, Lorenzo Frattarolo, il capogruppo del partito in consiglio comunale, Peppino D’Urso e, sul finire, anche i segretari del partito foggiano, Mariano Rauseo e Raffaele Piemontese.
Galvanizzato dalle parole di Emiliano, Mongelli si rivolge anche a loro. “Al mio insediamento ho trovato una città allo sbando. La malavita ci stava succhiando il sangue. E’ stato il tempo delle scelte difficili” sostiene il sindaco, che chiede a gran voce di misurarsi con le primarie perché non vuole passare come il “candidato degli accordi di potere”. E sfida le altre forze di coalizione “a farsi avanti, a scendere in campo coi loro massimi esponenti politici” auspicando comunque che non si voglia fare “l’errore di riconsegnare la città a chi ce l’aveva consegnata”, dice, a chi attende che la città torni a “scoppiare” per “riconsegnare le chiavi alla malavita organizzata”.
In queste ore il Pd è tornato a riunirsi con le forze di coalizione. Le primarie,tanto scongiurate, appaiono oggi una strada obbligata.
Giovanna Greco