CCIAA: la crisi morde, ma non i dirigenti. “Premio di Natale” da oltre 20mila euro
Meno 1770 imprese in Capitanata nell’arco di un anno. Calano le iscrizioni alla Camera di Commercio di Foggia. Se nel 2012 si registravano 74.196 imprese iscritte all’ente di via Dante, nel terzo trimestre del 2013 il dato scende a 72.426. Un taglio netto di 1770 imprese che, per l’ente camerale, non esistono più. E le cifre diminuiscono ancor più se si guarda a quelle attive: 66.452 nel 2012, 64.614 a fine 2013: 1838 imprese che hanno chiuso i battenti in 12 mesi. E’ questo il bollettino di guerra che filtra dalla Camera di Commercio, impegnata in questi giorni con i bilanci di fine anno . Il raffronto con i dati dell’anno scorso contenuti nel rapporto economico 2012 dell’osservatorio provinciale danno, immediata, la misura della crisi. E l’ultima analisi trimestrale non confortale. Le casse dell’ente di via Dante riducono i loro volumi. Il comparto produttivo, ossatura dell’economia provinciale, si sgretola.
Pur tuttavia l’ottimismo non manca. Ed è quello dell’Organismo Indipendente di Valutazione dell’ente camerale che ritiene che gli obiettivi 2013 siano stati raggiunti, tanti e tali da meritare un robusto premio di fine anno per produttività. 220mila euro. A tanto ammonta la ragguardevole cifra che è stata erogata alla vigilia di Natale a dirigenti, alte professionalità, posizioni organizzative e personale della Camera di Commercio. Un “semplice” acconto del 70% sull’intero fondo messo a bilancio dall’ente per premiare la produttività.
“L’Oivp - si legge nelle 3 determine del 19 novembre- con verbale n.9 del 18 novembre ha valutato positivamente il complessivo grado di conseguimento degli obiettivi ritenendo possibile l’erogazione di un acconto… […]… peraltro richiesta dalle RSU e dalle Organizzazioni sindacali”.
La fetta più robusta pro capite la incassano i dirigenti Di Mauro, Santoro e Villani, che in tre si distribuiscono il modico premio di 62mila euro (oltre 20mila euro a testa) su un fondo complessivo 93.534 euro. Seguono le posizioni organizzative e le alte professionalità, che incassano ulteriori 16mila euro (15.943). L’ultima delibera riguarda il personale che, per aver raggiunto gli obiettivi di produttività e miglioramento dei servizi, si assegna 140mila euro circa (139.161) su un fondo di oltre 200mila euro.
Tutto legittimo, per carità. Anche in tempi di magra, in cui il volume delle iscrizioni – ed è un fatto certificato- cala drasticamente e le entrate della Camera di Commercio si riducono notevolmente. Come altrettanto legittima è la richiesta da parte delle imprese in forte crisi e che denunciano l’assenza di politiche di sostegno, di capire quale robusta produttività abbia raggiunto l’ente nel 2013, quali servizi a loro beneficio siano migliorati; ovvero di conoscere i criteri con cui l’Oivp ha condotto le sue valutazioni.
Giovanna Greco