Bordo (Pd): “Cognome materno norma di civiltà, al lavoro per inserimento in legge europea”
“Consentire ai genitori di dare ai propri figli il cognome materno è una norma di civiltà che il nostro Paese deve introdurre al più presto nel proprio ordinamento. Per questo sto verificando con gli uffici della Camera la possibilità di inserire tale normativa già nella legge europea all’attenzione del Parlamento in questi giorni e della quale sono relatore”. Così, in una nota, il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo, del Pd.
“La bocciatura dell’Italia arrivata oggi dalla Corte europea dei diritti dell’uomo certifica, infatti, l’inesistenza nel nostro Paese di una vera parità tra il padre e la madre nella scelta del cognome da dare al proprio figlio. Del tutto insufficiente – prosegue Bordo – la normativa italiana in materia (D.P.R 13 marzo 2012, n. 54) che prevede solo in certi casi, comunque valutati dalle prefetture, di aggiungere ma non di sostituire il cognome materno a quello del padre”.
“Come accade già in gran parte dei Paesi europei e non – conclude Bordo – va lasciata libertà ai genitori. Partiamo dalla bocciatura di oggi della Corte europea dei diritti dell’uomo per adeguare subito la legge italiana”. /gg