Foggia – Teramo, pareggio all’84esimo
Di sicuro è il pubblico il dodicesimo uomo in campo. Lo Zaccheria, pieno di tifosi, assiste ad un match da capogiro, tra il Foggia e il Teramo. I rossoneri dominano la partita, che purtroppo finisce con un secco 1 – 1 sul finale.
La sesta vittoria casalinga sfuma a sei minuti dal novantesimo.
Il Foggia approccia bene il match, facendo Parte del leone. Al secondo minuto la conclusione di Venitucci viene respinta da Serraiocco.
Al quarto d’ora, dopo due calci d’angolo non sfruttati dai rossoneri, le conclusioni di Cavallaro e Quinto terminano di poco a lato. La prima risposta dei teramani è in una ripartenza che va male per l’errato controllo di Gaeta a centro area.
Al 23° Quinto si rende nuovamente pericoloso con un colpo di testa che termina di poco alto e, due minuti più tardi, viene ammonito per fallo di mano e salterà la prossima partita.
I rossoneri si rendono nuovamente pericolosi con D’Allocco che, dopo una triangolazione con Giglio, conclude debolmente tra le braccia di Serraiocco.
Poco dopo la mezzora la conclusione di Scipioni termina a lato.
Al 40° un errore in disimpegno dei rossoneri regala al Teramo un 3 contro 2 che Gaeta non riesce a concretizzare mettendo la sfera a lato.
Dopo un calcio d’angolo non sfruttato dal Teramo il Foggia riparte e D’Allocco costringe Serraiocco a rifugiarsi in rimessa laterale.
Prima del termine del primo tempo arriva l’ammonizione per Ferrani per l’ennesimo fallo ai danni di Cavallaro.
Ad inizio ripresa D’Allocco si rende ancora pericoloso con una conclusione respinta da Serraiocco.
Due minuti più tardi i rossoneri passano in vantaggio: il calcio d’angolo battuto da Venitucci sembra lungo per tutti ma D’Allocco riesce a far partire un contro-cross, la sfera arriva a Colombaretti che, di sponda, serve Cavallaro che lascia partire una splendida conclusione che termina alle spalle di Serraiocco (nella foto di Antonello Forcelli).
Zambardi, che sostituisce in panchina Vivarini, prova a cambiare inserendo Petrella al posto di Sassano, ma al 58° è Dimas a salvare sulla linea il colpo di testa a botta sicura di Sciannamè su angolo di Cavallaro. Il Teramo prova a reagire con Gaeta che impegna Narciso.
Al 78° Zizzari prova il tiro dalla distanza ma la sua debole conclusione viene bloccata facilmente da Serraiocco. Quattro minuti più tardi Casolla mette i brividi ai tifosi del Foggia sparando altissimo da ottima posizione.
Dopo la splendida parata di Narciso sulla conclusione di Petrella arriva il pareggio del Teramo: al minuto 84, sul filo di lana, dalla trequarti Pacini scodella un pallone a centro area, Gaeta riesce a fare la sponda per Casolla che batte Narciso con un destro al volo, violando per la prima volta la porta sotto la curva Nord dopo l’intitolazione a Franco Mancini.
L’ultima emozione del match è di Giglio che, al 93° su sviluppi di calcio di punizione, arriva di pochissimo in ritardo all’appuntamento con la sfera calciata da Agnelli.
f.f.