Ataf, il Senato salva gli ausiliari del traffico: possono essere assunti

  • 24 Dic 13
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Ataf, il Senato salva gli ausiliari del traffico: possono essere assunti

Ausiliari del traffico, tutti salvi. O quasi. La legge di stabilità lancia indirettamente un’ancora di salvataggio all’amministrazione Mongelli, alle prese col futuro della sosta tariffata. Entro  il 31 dicembre, infatti, il consiglio comunale dovrà decidere se mantenere l’affidamento in house in capo ad Ataf o privatizzare il servizio. E dunque decidere della sorte dei 92 addetti, ex dipendenti di cooperative, impiegati con un contratto di somministrazione lavoro per legge non più prorogabile.

COSA CAMBIA. Se fino a ieri ogni società comunale poteva reclutare personale sulla base della propria capacità assunzionale (pari al 40% dei pensionamenti dell’anno precedente),oggi, grazie ad una norma votata proprio ieri in Senato, gli enti locali avrebbero la facoltà di aggregare tutta la capacità di spesa e farne un unico serbatoio da riversare interamente dove più vi è necessità, anche su una sola società (in questo caso, Ataf).

Dovrebbe essere questo l’escamotage, tradotto in emendamento del sindaco, che dovrebbe accompagnare venerdì la delibera in aula sul futuro della sosta tariffata per superare il pesante parere negativo del dirigente Angelo Masciello e salvare gli ausiliari del traffico che passerebbero così alle dipendenze dirette di Ataf, e dunque del Comune di Foggia. L’emendamento, legittimato dalla legge, dovrebbe ricevere anche il parere positivo dei revisori dei conti.

Ma, come tutti i provvedimenti, anche questo ha i suoi pro e contro. Ed il contro è parimenti pesante e preoccupante per Palazzo di Città. Perché conditio sine qua non di un impegno totale di spesa  sul fronte personale per il 2014 decreterebbe automaticamente il blocco totale delle assunzioni per l’intero anno al Comune di Foggia ed in quelle società “derubate” della capacità di spesa, anche in caso di bisogno.

Un rischio alto. Ma l’alternativa sarebbe la privatizzazione del servizio, con ovvie conseguenze sui livelli occupazionali ed il futuro stesso di Ataf che dal contributo della sosta raccoglierebbe un utile di oltre un milione di euro, necessari al risanamento; effetti che al solo pensiero hanno fatto tremare i polsi ai consiglieri uscenti, alla prese con la nuova campagna elettorale.

Sindaco e tecnostruttura sono al lavoro alacremente da ieri. Anche perché c’ un altro scoglio da superare: non è detto infatti che la capacità di spesa aggregata dell’ente permetta di tener dentro tutti e 92 gli ausiliari del traffico, né che le modalità di reclutamento in Ataf siano loro favorevoli. Trattandosi di nuovo contratto, infatti, dovrebbe passare attraverso le forche caudine dei dettami normativi. Ed i dettami normativi impongono un pubblico concorso. Salvo deroghe per casi speciali.

Giovanna Greco