Fallimento dietro la porta per gli impianti di carburanti

  • 12 Dic 13
    admin

Fallimento dietro la porta per gli impianti di carburanti

I gestori degli impianti di carburanti di Foggia riuniti in assemblea presso la sede della Faib Confesercenti hanno stigmatizzato il comportamento delle aziende petrolifere che stanno promuovendo una politica commerciale che li penalizza ed erode i margini di guadagno condannandoli al fallimento. Nella vertenza, ora bisognerà coinvolgere il Governo del Territorio, inserendo nel dibattito la Regione, con il Governatore Nichi Vendola e l’assessore Loredana Capone (attività produtive), il Commissario straordinario dell’Ente Provincia e i sindaci della Capitanata. Importante sarà anche “agganciarsi” alle altre vertenze analoghe scoppiate in altre città italiane affinché venga attivato un tavolo nazionale per risolvere il braccio di ferro con la GDO.

Argomenti trattati durante il confronto. «In Provincia di Foggia – è stato ribadito da Franco Granata, direttore della Confesercenti provinciale, e da Piero Forcella, ccordinatore del Movimento spontaneo dei benzinai – stanno praticando ad un operatore della Grande Distribuzione Organizzata, l’Ipercoop della Mongolfiera, condizioni  di cessione dei prodotti petroliferi sottocosto. Il canale extra rete, alimentato dalle compagnie, sta uccidendo il servizio di rifornimento carburanti a favore della collettività, sta cannibalizzando la rete e uccidendo il lavoro delle stazioni di servizio foggiane. L’Ipercoop, con la complicità delle compagnie petrolifere, sta facendo fallire le nostre stazioni di servizio. I gestori sono obbligati a rifornirsi dalle compagnie con uno sconto mediamente di 4 centesimi lordi al litro, come fa l’Ipercoop a praticare sconti mediamente di 20 centesimi al litro? Dove sta l’inganno?»

Durante l’assemblea, sono state fornite risposte alle paure dei gestori che vedono il loro futuro sempre più a rischio. «Le compagnie petrolifere – è stato aggiunto da Granata e Forcella – riforniscono la Grande Distribuzione a prezzi enormemente inferiori, ricorrendo a pratiche di concorrenza sleale, abusando del proprio ruolo dominante, spingendo alla chiusura e al fallimento i nostri punti vendita. La città e la provincia rimarranno senza servizio carburanti, strangolati dalla politica commerciale praticata dall’Ipercoop, grazie al rifornimento delle compagnie che ai gestori invece chiedono prezzi alti. Le aziende petrolifere avanzano richieste onerose di adesione a politiche commerciali, mentre praticano sconti alla GDO, mettendo fuori mercato i gestori. Assistiamo a politiche  che producono solo perdite e impoverimento dei benzinai, con un permanente ed arrogante saccheggio dei nostri diritti e delle nostre gestioni economiche».

«Le compagnie con l’attivazione delle politiche di maggior sconto all’Ipercoop – ha concluso l’assemblea – praticano una discriminazione di prezzo, emarginando i propri gestori, condannandoli alla chiusura. Loro violano la normativa di legge che impone di attenersi a regole eque e non discriminatorie. Il nostro lavoro, la nostra dignità  non sono a disposizione delle aziende, né svenduto alla GDO. I signori del petrolio, che si giovano dell’obbligo di fornitura in esclusiva, debbono garantire pari condizioni concorrenziali a tutti gli operatori per riconoscere sconti  e prezzi più convenienti a tutti i cittadini, e non solo a quelli dell’Ipercoop». L’Assemblea alla unanimità ha deciso di elaborare una piattaforma unitaria per chiedere prezzi competitivi, per dare una risposta alle compagnie petrolifere, per difendere i diritti dei gestori e dare forza alle loro rivendicazioni. I punti in discussione sono: tutela dei diritti e il rispetto del lavoro; verifica della regolarità delle autorizzazioni dell’impianto Ipercoop; la parità di condizioni competitive; la garanzia della piena concorrenza tra tutti gli operatori; difesa del lavoro e il diritto alla giusta remunerazione; rispetto degli accordi sindacali e dei margini pattuiti; difesa della rete carburanti; centralità dei gestori nella rete carburanti; garanzia del servizio a tutti i cittadini e non solo ai signori della GDO; crescita imprenditoriale degli operatori; intangibilità del margine. Su questi argomenti i gestori di carburanti ritengono che debbano essere coinvolte tutte le istituzioni locali e la vertenza deve diventare una rivendicazione del territorio per difendere i gestori di Foggia: contro l’arroganza e la politica commerciale delle compagnie; contro i prezzi di favore riconosciuti alla GDO, a danno di gestori e cittadini; contro la scontistica  praticata sulle spalle dei gestori; contro l’emarginazione e il saccheggio del margine; contro la discriminazione commerciale praticata a carico dei benzinai; contro la cannibalizzazione tra colleghi degli stessi marchi; contro la precarizzazione del lavoro».

f.f.