Domani sciopero nazionale dei lavoratori dell’edilizia indetto da Feneal Filca
In Capitanata nel 2013 sono diminuite del 20% le ore lavorate, il numero delle imprese e i cantieri. I sindacati chiedono l’attivazione degli investimenti già stanziati per opere pubbliche appaltate. Ma per Feneal Filca Fillea “Ance e Coop hanno imboccato una strada che ci allontana dalla giusta via d’uscita dalla crisi, che non può prescindere dal rafforzamento della qualità del lavoro e delle imprese. I lavoratori della provincia di Foggia domani saranno a Napoli a una delle quattro manifestazioni indette sul territorio nazionale
Domani 13 dicembre 2013 sciopero nazionale di 8 ore dei lavoratori e delle lavoratrici dell’edilizia, proclamato da Feneal Filca Fillea lo scorso 21 novembre, dopo aver interrotto la trattativa con Ance e Coop per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto nel dicembre del 2012. Manifestazioni si terranno in quattro città: Milano, Roma, Napoli e Palermo.
Feneal, Filca e Fillea chiedono di rinnovare il contratto nazionale scaduto da un anno e le cui trattative si sono interrotte per l’irresponsabilità delle controparti Ance e Coop: l’interruzione della trattativa lo scorso 21 novembre, in quell’occasione le organizzazioni datoriali Ance e Coop consegnarono una ennesima proposta di accordo, ritenuta dai sindacati “provocatoria ed indecente”, in cui si offriva ai lavoratori un aumento salariale di zero euro e l’eliminazione di fatto dell’indennità professionale edile (APE), istituto contrattuale che garantisce il riconoscimento economico dell’anzianità di mestiere caratterizzato dalla discontinuità e dal “nomadismo” lavorativo.
Feneal Filca Fillea accusano le associazioni datoriali di aver rappresentato in questa trattativa ”la parte più conservatrice degli imprenditori che vuole uscire dalla crisi ridimensionando il ruolo del CCNL, della contrattazione di secondo livello, della bilateralità, dei diritti dei lavoratori e delle regole necessarie ad una rigorosa competizione. Quella parte che preferisce l’abuso dello straordinario al rispetto degli orari contrattuali e quindi a far crescere buona occupazione.”
Il tutto a fronte di una crisi che fa sentire i suoi effetti anche in Capitanata: nel 2013 sono diminuite del 20% le ore lavorate, le imprese iscritte alla cassa edile, i cantieri. I sindacati chiedono con insistenza che siano attivati quanto prima gli investimenti già stanziati per opere pubbliche appaltate, per dare ossigeno al settore. Ma per Feneal Filca Fillea “Ance e Coop hanno imboccato una strada che ci allontana dalla giusta via d’uscita dalla crisi, che non può prescindere dal rafforzamento della qualità del lavoro e delle imprese, dando continuità alle azioni comuni per una edilizia di qualità” che per il nostro paese “è e resta la grande priorità strategica, quella cioè di costruire in sicurezza e nel rispetto del territorio e delle persone. Si continua invece a rincorrere la mera riduzione dei costi e dei diritti,
Dai sindacati dito puntato anche verso il governo: “né investimenti né scelte coraggiose per rilanciare il settore e per affermare e sostenere – come servirebbe e come stanno facendo altri governi europei con importanti risultati – un nuovo modello di edilizia basato sulla qualità e sulla sostenibilità sociale ed ambientale” e la stessa legge di stabilità “non dà risposte ai lavoratori e ai pensionati, non dà risposte certe sugli ammortizzatori sociali, non interviene per ridurre il peso fiscale sul lavoro dipendente e sulle imprese che investono e assumono.”
I lavoratori della provincia di Foggia parteciperanno alla manifestazione che si terrà a Napoli, dove confluiranno le regioni Campania, Puglia, Calabria, Molise e Basilicata. Previsto un corteo con partenza alle ore 9.30 da Via Santa Lucia ed arrivo in Piazza dei Martiri, davanti la sede dell’Ance, dove concluderà il segretario generale Feneal Uil Massimo Trinci.
f.f.