Forza Italia: Vitali seduce gli azzurri. E dà l’aut aut ai consiglieri

  • 21 Feb 15
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Forza Italia: Vitali seduce gli azzurri. E dà l’aut aut ai consiglieri

I fittiani stiano attenti a quel che fanno e dicono perché potrebbero giocarsi la (ri)candidatura, a partire dalle imminenti elezioni regionali. Ed i consiglieri comunali di Foggia si ripresentino subito in aula, già dalla prima seduta utile. Sono i due avvertimenti lanciati dal neocommissario regionale di Forza Italia, Luigi Vitali, oggi nel capoluogo per un primo incontro “interlocutorio” con la classe dirigente azzurra di Capitanata. Un arrivo, al Comune di Foggia, che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto rimanere “riservato”. Ma così non è stato.
Prima il sindaco Landella, di buon mattino, poi il gruppo consiliare, quindi sindaci e consiglieri regionali (Giandiego Gatta). Solo l’ultimo fa sapere che si recherà a Roma, nel pomeriggio, alla convention dei Ricostruttori di Raffaele Fitto, dove troverà il commissario provinciale dimissionario, Lucio Tarquinio, ed un pullman di sostenitori organizzato, filtra, da Massimo Di Donna, suocero di Landella. Il resto della truppa azzurra, anche di fede tarquiniana doc, preferisce restare a Foggia. Troppo confuso lo scenario per legare le proprie sorti a quelle dell’europarlamentare in rotta con Berlusconi.
D’altronde Vitali lo dice senza mezzi termini ai cronisti: “Chi va a Roma lo fa a proprio rischio e pericolo. E’ ovvio che  se Fitto dovesse tornare a cavalcare la delegittimazione di tutti gli uomini e gli organismi, sconfessando tutto e tutti, i suoi sostenitori non saranno candidati. A partire dalle regionali”. “Cacciare? Io non caccio nessuno. Semplicemente non candido coloro che parlano male di Forza Italia”.  E sembra fare sul serio, Vitali. Stando alle indiscrezioni che filtrano, il neocommissario avrebbe aperto l’incontro coi consiglieri comunali con una domanda che sintetizza tutto lo scontro in atto nel partito foggiano: “Ditemi che è tarquiniano qui” avrebbe esordito. Quindi avrebbe praticamente ordinato ai consiglieri azzurri di lasciare l’aventino e tornare in aula. Spaccando la compattezza faticosamente raggiunta dal capogruppo Ursitti: una parte,infatti,  i più “landelliani”, sarebbero già con un piede dentro (Pertosa, che ha organizzato l’incontro con Vitali praticamente, e Consalvo Di Pasqua). Al netto del rimpasto di giunta. Per il quale i tempi non paiono essere brevi. Il che significa per i consiglieri tornare tra i banchi senza aver ottenuto nulla: praticamente una sconfitta, che si vedrà in quanti saranno disposti ad incassare.
C’è spazio anche per parlare del prossimo coordinatore provinciale. “Tempo 10-12 giorni – garantisce Vitali- e presenterò la nuova squadra regionale”. L’identikit? Da quel che trapela, dovrebbe essere interno al partito e non deve ricoprire già altri  ruoli istituzionali. Due elementi che escludono in un colpo solo una serie di nomi pur circolati, dal sindaco Landella ai consiglieri comunali al presidente del consiglio Luigi Miranda, dato per favorito ma contro il quale il gruppo consiliare è pronto ad alzare le barricate. “Sarà il frutto di una scelta condivisa – garantisce Vitali- e non di una imposizione dall’alto”. “Faremo passi avanti anche sulle presenze femminili. In lista ci saranno tre donne forti” rivela. Due dichiarazioni da non sottovalutare. Perché, implicitamente, Vitali fa propri alcuni temi rilanciati da Fitto in queste ore, svuotando parzialmente di senso la sua battaglia. Con un effetto assicurato: confondere ancor più i malpancisti azzurri, sempre più in difficoltà rispetto alla scelta da compiere.
Giovanna Greco